Gli inizi
In principio fu l’iPod e la vita quotidiana di molti di noi cambiò notevolmente, ad esempio per chi a lavoro non poteva ascoltare ascoltare la radio o per i pendolari.Che approccio abbiamo avuto noi con questo cambiamento?
Beatrice: “ho acquistato il primo iPod nel 2005, quello “ingombrante” di quarta generazione, da 20gb, comprato per un ascolto “condiviso” della musica in famiglia. Dopo di “lui” ne seguirono altri, con dedica, quando sul retro potevi far incidere parole d’amore”
Elisa: “ho fatto il mio primo acquisto nel 2006, con l’iPod nero di quinta generazione, da 30gb, erano arrivati anche i video.”
Entrambi gli iPod stanno bene e funzionano ancora. Per noi si è trattato di un cambiamento epocale, per te? Perché paraliamo di iPod?
Parlare di Podcast senza capirne le origini è impossibile e non si può parlare delle origini del Podcast senza parlare dell’iPod.
Il lettore musicale di Cupertino non ha rivoluzionato solo il mercato della musica ma anche quello dei media digitali e ha, di fatto, cambiato la radio.
Il Podcast è sostanzialmente una radio digitale e un media piuttosto orizzontale dove i produttori sono anche tecnici e i tecnici sono speakers e la conversazione la fa da padrona.
Un po’ si storia…o di “storie”
Nel 2007 quindi iniziava in Italia a diffondersi il fenomeno del podcasting, le poche trasmissioni presenti, prevalentemente tecniche e nate in seno ai “linuxiani”, permisero a chi si approcciava a questo mezzo di comunicazione, di conoscere direttamente i propri idoli, un po’ come quando riesci a parlare in diretta alla radio con gli speaker che segui da sempre, una bella emozione.
Il fatto che ci fossero ancora poche trasmissioni e pochi podcaster ha agevolato la costruzione di una community spontanea che in pochissimo tempo è diventata un movimento: il podcasting indipendente italiano

In questa foto potete vedere trasmissioni come digitalia, scientificast, che hanno trovato nel tempo riscontri sempre crescenti nonostante le difficoltà di una comunicazione indipendente rispetto ai podcast nati dalle radio.
La crisi del Podcast
Nel 2009 inizia una “crisi” del Pocast. L’interesse per il podcast in generale, indipendente e radiofonico, inizia a scemare: arrivando a toccare il suo punto più basso nel 2013. Per noi la crisi del Podcast è andata di pari passo con il “botto” dei Social: sono gli anni di Facebook, Twitter, Tumblr e Pinterest. E improvvisamente i Social sono tutto ciò che vediamo.
Il Podcast non è l’unica “vittima” dei Social, anche il blog comincia la sua discesa in popolarità, così come forum e servizi di messaggistica chat. Chiude Splinder, muore MSN, i forum vengono lentamente sostituiti dai gruppi Facebook. Il web è cambiato. E’ il momento dei gattini e dei risultati “facili”.
Il risorgimento del Podcasting
Il Podcast, nonostante le difficoltà, tiene testa e ad un certo punto, alla fine del 2014 succede qualcosa. Succede che arriva…Socializer! No, scherzi a parte, succede che arriva“Serial”.
Cos’è Serial?
Serial è un podcast che investiga l’omicidio di Hae Min Lee, una studentessa del MaryLand uccisa nel 1999.
Serial è uno spin-off della trasmissione radiografica This American Life ed è la stessa produttrice di This American Life a condurre il programma, Sarah Koenig.
L’importanza di Serial
Serial è diventato un vero e proprio caso. Per metterla in parole provere… Serial è diventato virale in fretta. E’ stato il podcast che più velocemente ha raggiunto i 5 milioni di stream su iTunes.
Serial ha rimesso il podcast in primo piano, ma è stato Serial a salvare il Podcast? Diciamo che è stata la miccia che ha attivato o riattivato l’interesse.
Il ritorno del Podcast: i dati dagli Stati Uniti
- Nel 2006 solo il 22% degli americani sanno cos’è un podcast, nel 2010 la percentuale era salita al 45%, nel 2015 il 49%.
- Nel 2015 gli americani che hanno ascoltato un podcast nell’ultimo mese sono il 17%, quasi il doppio di quelli del 2008 (9%).
- Un terzo di tutti gli americani dai 12 anni in su hanno sentito almeno un podcast
E’ difficile trovare dati sui Podcast in Italia, ma di certo da un’analisi “ad occhio” mi sembra che l’interesse ci sia. Non solo ci sono molti podcaster, ma ci sono anche nuovi modi di ascoltare i podcast: su Telegram, per esempio, piccoli podcast sembrano funzionare piuttosto bene:
Julius
Il ritorno del Pizza Cast
Socializer
Mentre scriviamo questo post dobbiamo ancora registrare, ma già il lavoro che c’è nella preparazione di un podcast è incredibile. Ci sono state già 5 riunioni su Skype solo per pensare all’argomento…
Socializer sta per tornare anche grazie a chi ci ha scritto per spronarci a tornare ai microfoni e al coraggio di Elisa che debutta per la prima volta! 😉
Socializer torna, anche in “pillole” via Telegram su https://telegram.me/socializerIt
Per approfondire
- Il Podcast
- Podcast: 3 limiti e 9 vantaggi per il web marketing e il personal branding
- Podcasting: Fact Sheet
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- La rinascita del Podcast - 26 Aprile 2016