Che tipo di genitore sei? Come usi i social network?
Dall’introduzione alla guida pratica per genitori all’uso dei social, cerchiamo di capire meglio che genitori abbiamo davanti, semplificando.
Il mio compito all’interno di questa guida è quello di occuparmi degli approcci e del modo di vivere questi strumenti “sociali” come genitore.
Non ci saranno soluzioni “al problema” ma sarà un modo per riflettere insieme su quanto di utile o meno possa esserci nel modo dei social network.
Chi è il genitore eremita?
Mi è capitato di scontrarmi con genitori che sostenevano la sostanziale inutilità, ed anzi, la dannosità di Facebook per i nostri figli. A costoro pare basti non avere nulla a che fare con la tecnologia in generale, ed il problema è rimosso con successo.
Fermo restando che il social è uno strumento, e come tale può essere dannoso od utile, a seconda dell’uso che se ne fa, mi chiedo se questa tipologia di genitore sappia realmente di cosa si parla, quando si parla di social networks.
Il genitore eremita, infatti, spera di aggirare il problema semplicemente ignorandolo, arroccandosi su una montagna di scuse.
“Al TG hanno detto che su Facebook ci sono tipi pericolosi, che i pedofili ci condividono le foto e che tizia è stata lì abbordata e poi rapita”.
Questo tipo di genitore non ha profili social perché ne ha paura e ne ha paura perché non conosce questi strumenti.
Ai figli del genitore eremita è proibito avere un account facebook perché pericoloso.
Ottimo, se non fosse che di social ce ne sono un bel po’ e Facebook è solo uno di questi.
Non solo Facebook
I figli di questi ignari genitori spesso utilizzano WhatsApp, ma è ok, perchè tanto è come gli sms, comunichi solo con chi ha il tuo numero, dunque qualcuno che conosci nella vita reale…nessun rischio. Nemmeno sanno che esistono gruppi macroscopici, all’interno dei quali si conoscono realmente due/tre persone al massimo.
Ci sono ragazze che conosco che tengono bellamente l’icona di Snapchat sul desktop del proprio cellulare. Alla mamma hanno detto che è un’applicazione di fotoritocco. La mamma è tranquilla perché non è Facebook. La mamma non sa neanche che esista Snapchat.
La conoscenza è l’unica, vera arma che abbiamo per proteggere i nostri figli, credetemi vi prego.
Ignorando l’avanzare dei tempi, alla luce di una fantomatica età dell’oro, quando i bambini saltavano felici nelle pozzanghere ed i telefonini non esistevano e tutto era rosa… facendo finta di non vedere il modo nuovo che hanno i nostri figli di comunicare fra loro, non si fa che prestare il fianco ai pericoli che innegabilmente infestano la rete, ma anche il mondo esterno.
Abbiamo imparato (o almeno spero) a parlare ai nostri figli di sesso protetto…vogliamo evitare di parlare del web?
Se ti sei perso l’introduzione alla nostra “Guida pratica per genitori all’uso dei social network” e vuoi capire di cosa si tratti leggi qui.
Beatrice Nolli
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